Terra e gente
Appunti e storie di lago e di montagna
Sabato 17 dicembre 2022, al Chiostro di Voltorre in Gavirate, è stata presentata la trentesima edizione di Terra e Gente, volume edito da Comunità Montana Valli del Verbano.
Introduzione de
Simone Eligio Castoldi
Presidente della Comunità Montana Valli del Verbano
Marco Fazio
Assessore alla Cultura della Comunità Montana Valli del Verbano
“Come è già capitato in altre occasioni, per introdurre questo volume di «Terra e Gente» prendiamo innanzitutto ispirazione dall’immagine di copertina.
Il dipinto scelto, protagonista di una bella mostra svoltasi a Maccagno con Pino e Veddasca, ha come protagonista il Lago Maggiore. Chi, come noi, vive o ha vissuto in queste terre, sa che l’acqua del Verbano è elemento che unisce le due sponde e i paesi rivieraschi.
Ed è proprio l’unione il valore che riteniamo sia da valorizzare; in fin dei conti, è la ragione d’essere del nostro ente – comunità di comunità – nato per tenere insieme, proteggere, valorizzare realtà comunali che per la loro dimensione, la loro collocazione e le loro caratteristiche naturali vivono una condizione che vede come facce della stessa medaglia fragilità e ricchezza.
La meritoria pubblicazione di «Terra e Gente», vanto per la nostra Comunità Montana, che da trent’anni ne sostiene con convinzione ed entusiasmo l’esistenza, è elemento di unione tra amministrazioni che, pur con differenti impostazioni e visioni, anche dopo la fusione della Comunità Montana della Valcuvia, culla della rivista, con la Comunità Montana Valli del Luinese, ne hanno condiviso l’importanza strategica.
Come, infatti, non evidenziare che è proprio la cultura uno degli elementi identitari ed aggreganti di un territorio ampio – sono trentadue i comuni che lo compongono – e variegato, che spazia dalle pendici delle Prealpi alle pianure e alle coste del lago, come pure variegata ne è la popolazione, tra i “montagnini” e coloro i quali abitano i centri più grandi?!
Una cultura che è fatta di tante pagine diverse, come possiamo vedere anche sfogliando questo volume: dalla memoria storica alla bellezza dell’arte, dalla scienza alla letteratura, senza eccessive e arbitrarie distinzioni tra una dimensione “alta” e una più semplice e popolare, ma certamente autentica e sentita come propria.
Una cultura che è fatta, promossa e trasmessa dagli uomini: è impossibile non rivolgere un pensiero grato ed affettuoso a tutti coloro i quali, in un percorso così lungo, hanno dato il loro contributo a «Terra e Gente».
In primis, e lo si vedrà all’interno del volume, a chi ne ha promosso e sostenuto la nascita: fra questi Giancarlo Peregalli che, proprio nella ricorrenza dei vent’anni dalla scomparsa, è qui ricordato con una sezione che chiude la rivista. Inoltre la nostra riconoscenza va alla nutritissima schiera di autori che hanno pubblicato su queste pagine e a chi li ha coordinati.
Forse trent’anni fa non si sospettava neppure che «Terra e Gente» avrebbe avuto vita così lunga; piano piano, però, la convinta ricerca di qualità e la pervicace convinzione dell’importanza di uno strumento di questo tipo lo hanno trasformato in una delle più longeve riviste locali, in un panorama che ha visto progressivamente spegnersi molte altre voci.
Di solito, gli anniversari “a cifra tonda” sono occasione di bilanci e propositi.
Il primo lo lasciamo volentieri ai lettori, sempre numerosi e avidi di nuovi contributi; dei secondi ci facciamo carico noi amministratori, garantendo che questa rivista proseguirà a raccogliere e raccontare cultura, la cultura della nostra Terra e della nostra Gente.”
Massimo d’Azeglio, Veduta di Cannero, olio su tela, s.d., 1856-1866 circa
Sfoglia TERRA E GENTE N.30
La versione Pdf del volume è scaricabile a questo link: Pdf_TERRA E GENTE_N_30 (1)
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