Rete Natura 2000

Con la Direttiva “Habitat” (Dir. 92/43/CEE), la Commissione Europea ha avviato l’istituzione di un sistema di Siti ad elevata naturalità, la Rete Natura 2000, finalizzato alla realizzazione di un’efficace strategia di conservazione della biodiversità in tutto il continente. Si tratta delle Zone Speciali di Conservazione (ZSC), in precedenza definite Siti di Importanza Comunitaria (SIC) e delle Zone di Protezione Speciale (ZPS), come definite dalla Direttiva “Uccelli” (DIR. 2009/147/CE).

Questi Siti sono caratterizzati dalla presenza di habitat e di specie di particolare interesse conservazionistico individuati come tali dalle stesse Direttive comunitarie.

Piani e progetti che possono produrre effetti significativi su uno o più siti della Rete Natura 2000 determinano, ai sensi dell’art. 6 par. 3 della Direttiva 92/43/CEE, l’attivazione di un procedimento di valutazione (Valutazione di Incidenza) attraverso il quale l’Ente gestore del Sito può negare o subordinare a prescrizioni la realizzazione degli stessi.

La Comunità Montana Valli del Verbano è Ente gestore dei seguenti Siti ZSC:

Monte Sangiano

Monti della Valcuvia

Valveddasca

Nel territorio della Comunità Montana ricadono parzialmente anche i seguenti Siti Natura 2000 gestiti da Enti diversi.

DenominazioneEnte gestoreComuni di CM interessati
ZPS Lago di VareseProvincia di VareseGavirate
ZSC Grotte del Campo dei FioriParco Campo dei FioriCastello Cabiaglio, Cocquio Trevisago, Cuvio, Gavirate, Orino
ZSC Versante Nord del Campo dei FioriParco Campo dei FioriBrinzio, Castello Cabiaglio, Cocquio Trevisago, Cuvio, Orino
ZSC Monte MarticaParco Campo dei FioriBrinzio, Rancio Valcuvia
ZPS Parco regionale Campo dei FioriParco Campo dei FioriBrinzio, Castello Cabiaglio, Cocquio Trevisago, Cuvio, Gavirate, Orino, Rancio Valcuvia

 

Monte Sangiano

Il Sito interessa i Comuni di Caravate, Sangiano, Cittiglio e Laveno Mombello, i primi due dei quali esterni al territorio della Comunità Montana.
Si tratta di un affioramento principalmente di maiolica che raggiunge i 528 m di quota (San Clemente) e offre fantastici panorami sul Lago Maggiore, il golfo di Laveno e la pianura sottostante.
L’aspetto di maggior interesse naturalistico è rappresentato dalle praterie su pendii rocciosi, caratterizzate da una spiccata biodiversità non solo botanica ma anche faunistica con una ricca e diversificata comunità di Lepidotteri (farfalle).
Il Piano di gestione del Sito riporta una descrizione degli aspetti naturali di rilievo, le minacce presenti nell’area, gli obiettivi per una efficace gestione e le misure regolamentari proposte per la tutela dell’area.

Monti della Valcuvia

Monte Sangiano Piano di gestione

Sito suddiviso in tre settori che mette sotto tutela i principali monti della Valcuvia: Sasso del Ferro, Monte Nudo e San Martino. Interessa i Comuni di Laveno Mombello, Cittiglio, Casalzuigno, Cuveglio, Rancio Valcuvia e Cassano Valcuvia.
Caratteristica dell’area è il diffuso fenomeno carsico, sia superficiale sia di grotta, nonché gli ambienti legati comunque alla natura geologica calcarea, come le sorgenti di travertino e le praterie aride.
Tra la fauna spiccano diverse specie di uccelli rapaci, una ricca popolazione di ungulati, il gambero di fiume nei numerosi torrenti.
Il Piano di gestione del Sito riporta una descrizione degli aspetti naturali di rilievo, le minacce presenti nell’area, gli obiettivi per una efficace gestione e le misure regolamentari proposte per la tutela dell’area.

Valveddasca

Inizialmente in capo alla Provincia di Varese, dal settembre 2013 questo sito, ricadente nei Comuni di Maccagno con Pino e Veddasca, Curiglia, Agra, Dumenza e Tronzano Lago Maggiore, viene gestito dalla Comunità Montana.
Racchiude le vette più alte della provincia di Varese e ambienti, flora e fauna tipici di questa fascia altimetrica (320-1624 m). In particolare si segnala la presenza dell’aquila reale, del gallo forcello e del camoscio.
Il Sito non è al momento dotato di un Piano di gestione ma la sua tutela è assicurata dall’approvazione, avvenuta nel novembre 2015, di specifiche misure di conservazione.

Varchi ecologici

Con il progetto “I corridoi ecologici della Comunità Montana Valli del Verbano, finanziato da Fondazione Cariplo. è stato realizzato un approfondimento riguardo le aree critiche (i varchi ecologici) per la conservazione delle possibilità di spostamento della fauna selvatica sul territorio.

Questa problematica viene attualmente sviluppata con un altro progetto (Progetto RoadKill), finalizzato soprattutto alla riduzione degli incidenti tra autoveicoli e la fauna selvatica in movimento.

Tutti gli interventi previsti all’interno dei varchi che possono determinare una limitazione agli spostamenti della fauna selvatica sono sottoposti alla procedura di Valutazione di incidenza, secondo le modalità espresse nel Regolamento sulla Disciplina della procedura di Valutazione di Incidenza Semplificata.

 


Ultimo aggiornamento: